Poste Iataliane azioni
Poste Italiane
Poste Italiane è nata nel 1862 a seguito di una riforma del governo Italiano. Da allora Poste Italiane, PST.MI alla Borsa di Milano, si è trasformata in un fornitore multiservizi di servizi finanziari, oltre ai servizi postali più tradizionali. La società, parzialmente pubblica, fornisce servizi assicurativi, bancari e logistici in tutta Italia.
Analogamente a molti servizi postali italiani, Poste italiane, ha superato la concorrenza del settore privato e alle innovazioni che hanno ridotto la necessità dei servizi postali. L’aumento dell’efficienza e dell’affidabilità sono responsabili di un rimbalzo parziale delle performance complessive negli anni recenti.
I trend positivi delle fortune finanziarie di Poste Italiane sono un tema scottante, infatti i leader aziendali citano il miglioramento del controllo finanziario e della pianificazione logistica, mentre i leader sindacali sostengono che il peggioramento dei benefici per i nuovi dipendenti e la riduzione della forza lavoro ne siano i fattori primari. Indipendentemente dalle ragioni, sarà interessante vedere come poste italiane gestirà le sfide che dovranno affrontare tutti i servizi postali nazionali del mondo.
Poste Iataliane storia:
1862 – 1990
Legge n. 604 del 5 maggio 1862, (c.d. Riforma postale), creò un organismo nazionale e centralizzato per il servizio postale introducendo un’unica tassa generale per il pagamento dei servizi, dei francobolli postali, su tutto il territorio del neonato regno d’Italia.
Successivamente, con Regio Decreto n. 5973 del 10 marzo 1889, la Direzione Generale delle Poste e Telegrafi fu separata dal Ministero dei Lavori Pubblici e quindi trasformata in Ministero delle Poste e Telegrafi. Le è stato affidato l’incarico di creare una rete di uffici in Italia per inoltrare e ricevere posta e telegrammi, effettuare e ricevere telefonate, compiere operazioni finanziarie e gestire patrimoni.
Per un periodo funzionò anche come filiali per i nascenti servizi elettrici.
Il servizio di giroconto, (conosciuto comunemente come BancoPosta dal 2000), nasce nel 1917. Nel 1924, durante il ventennio fascista, il Ministero delle Poste e dei Telegrafi viene ribattezzato Ministero delle Comunicazioni divenendo un importante centro di potere.
La rete dei servizi è stata ampliata con l’acquisizione e l’implementazione di nuove strutture logistiche. Nuovi edifici in stile funzionalista furono costruiti nelle principali città.
Con lo sviluppo della telefonia e delle radiocomunicazioni, il Ministero incorporò la Società di Stato per i servizi telefonici (ASST) e la nascente EIAR (che in seguito sarebbe diventata RAI e gestiva sia la radio che la televisione pubblica).
1990 – 2000
All’inizio degli anni ’90 la pubblica amministrazione e le poste italiane erano ritenute irrecuperabili in termini di efficienza e redditività. Il deficit di bilancio ha aumentato i costi del personale, che nel 1986 hanno assorbito circa il 93% (di cui il 16% per le pensioni) delle entrate correnti.
Dal 1970 al 1985 la produttività dei dipendenti si è ridotta del 24% a scapito della qualità dei servizi erogati, generando una situazione di deficit sempre più critica.
Si è cercato di contenere l’evidente divario di qualità del servizio postale italiano rispetto al resto d’Europa, con il decreto-legge n. 487 del 1° dicembre 1993, convertito dalla legge n. 71 del 29 gennaio 1994.
Ciò ha portato alla trasformazione di Poste Italiane da società autonoma in impresa pubblica, con passaggio ulteriore a SpA nel 1996 (eseguito dopo il 28 febbraio 1998. Il processo di trasformazione ha richiesto la gestione di Poste Italiane per adottare il principio dell’efficienza produttiva, recuperare la qualità dei servizi e realizzare la ripresa economica e finanziaria.
Ciò ha portato alla progressiva riduzione del deficit di 4.500 miliardi di lire, nel 1993, attraverso specifiche politiche di riduzione dei costi di produzione (80% dovuti al costo del personale), di incremento dei ricavi dalla vendita di servizi alla PA e di riordino sistema tariffario, ottenendo così un utile netto entro il 2001.
Nel febbraio 1998, il Ministero del Tesoro (Il Gabinetto Prodi I) ha nominato Corrado Passera, amministratore delegato della neo costituita Poste italiane SpA. Il piano industriale attuato da Corrado Passera dal 1998 al 2002 ha ridotto il personale di 22.000 unità.
2000 – 2010
Nel 2000 Poste Italiane, tramite la sua controllata SDA Corriere Espresso, acquisisce il 20% del capitale sociale della società Bartolini e costituisce ufficialmente il Consorzio Logistica e Pacchi con le tre maggiori società di smistamento pacchi nel paese. Anche questo accordo è stato oggetto di impugnazione da parte delle società rivali in giudizio, ma si è concluso a favore del Consorzio.
Poste Italiane ha inoltre adottato un sistema di controllo per monitorare in tempo reale tutti gli uffici postali, la rete logistica e la sicurezza delle comunicazioni e delle transazioni digitali collaborando con il governo italiano, agenzie internazionali, università e centri di ricerca.
L’importanza di prodotti e servizi finanziari, come la carta prepagata Postepay, è aumentata negli ultimi anni. Postepay, introdotta per la prima volta nel 2003, ha riscosso un grande successo, soprattutto tra i giovani, conquistando e mantenendo la prima posizione a livello europeo nel settore delle carte prepagate.
2010 – 2015
Nel 2011, Poste Italiane ha acquisito UniCredit MedioCredito Centrale per 136 milioni di euro.Il 16 maggio 2014, il governo italiano ha approvato la vendita di quote fino al 40% in Poste Italiane.
La società è stata costretta a chiudere 455 uffici nel 2015 a causa dei bassi profitti secondo la decisione dell’amministratore delegato di Poste Italiane Spa Francesco Caio.
Oggi, come sottolineato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante nel novembre 2018, l’intenzione della società è quella di preservare gli uffici postali e adottare misure specifiche per le città italiane più piccole.Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Italia), che ora possiede il 64,696% di Poste italiane SpA, ha ceduto circa il 35% delle azioni di Borsa Italiana.
In data 25 maggio 2016 è stato trasferito dal ministero alla Cassa depositi e prestiti (CDP) un ulteriore 35% del capitale, che ne fa l’azionista di minoranza della Banca nazionale per gli investimenti. Ciò le ha conferito quote di partecipazione per Poste Italiane, ma ha anche diluito i suoi diritti di voto in CDP.
Poste Italiane è oggi il più grande operatore logistico in Italia, protagonista nel settore finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento.
Con un fatturato di oltre 12 miliardi di euro, un fatturato di mercato di 10,5 miliardi di euro, un EBIT di 1,5 miliardi di euro, un utile netto di 1,2 miliardi di euro e un CAPEX di 680 milioni di euro, (Fonte dati: Annual Report 2020) le attività del Gruppo generare impatti significativi sul Paese in termini di Prodotto Interno Lordo, gettito fiscale, occupazione e reddito delle famiglie.
Questi impatti sono l’effetto del coinvolgimento di molte imprese locali – molte delle quali di piccole e medie dimensioni – nella filiera e nelle attività di investimento in aziende italiane e titoli di stato. Supportando attori sia pubblici che privati, Poste Italiane contribuisce allo sviluppo dell’intera economia nazionale.
Poste Iataliane servizi finanziari:
Poste Italiane fornisce servizi finanziari attraverso le operazioni separate di BancoPosta uno dei maggiori attori oggi nel mercato dei servizi finanziari italiano.
PosteItaliane servizi:
1)Conti Correnti
2)Promozione e distribuzione al pubblico di prestiti erogati da banche e intermediari finanziari
3)Raccolta del risparmio postale
4)Attività di gestione collettiva del risparmio.
5)BancoPosta, divisione di Poste Italiane SpA, che funge da piattaforma distributiva per i servizi di risparmio postale.
La divisione bancaria, denominata Riserva di Capitale Separata BancoPosta, (BancoPosta FRC) in bilancio, aveva un totale attivo di € 56.969.835.924 al 31 dicembre 2014. Se BancoPosta fosse una società separata, vedrebbe la banca classificata come 10° banca più grande per totale attivo. Cariparma, classificata al 10° posto nell’indagine di Ricerche e Studi (controllata di Mediobanca), al 31 dicembre 2014 aveva un totale attivo di 50.296.831.000 euro, nonostante nell’elenco fossero omesse anche alcune banche prima di Cariparma.
BancoPosta si occupa principalmente di gestione del Portafoglio Bancario, promozione e gestione dei Buoni Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti (obbligazioni e libretti di risparmio), servizi di Transaction Banking (pagamenti e incassi), promozione e distribuzione, attraverso la propria distribuzione piattaforma, di prodotti finanziari emessi da terzi o da altre società del gruppo.
Per quanto riguarda il risparmio gestito, BancoPosta Fondi SGR gestisce fondi comuni di investimento aperti, obbligazioni sovrane dell’Eurozona e obbligazioni societarie.
Posta, pacchi e distribuzione:
Poste Italiane è il primo operatore di servizi di posta in Italia, insignito in esclusiva dell’incarico di fornire il Servizio Postale Universale su tutto il territorio nazionale.
Fornisce servizi di consegna di posta e pacchi attraverso una piattaforma di distribuzione multicanale proprietaria. È il principale fornitore di servizi per la gestione della posta ibrida, un servizio che consente di stampare, imbustare e consegnare in formato cartaceo documenti digitali al destinatario, e ha sviluppato soluzioni hi-tech per comunicazioni digitali sicure.
Negli ultimi anni, la diffusione dell’e-commerce ha guidato una crescita importante nel mercato della consegna dei pacchi.
Il recapito della posta, la logistica, i pacchi e il corriere espresso sono da sempre una parte fondamentale dell’identità di Poste Italiane e comprende anche il Servizio Postale Universale d’Italia. Nel 2018 Poste Italiane ha gestito circa 3 miliardi di invii e 127 milioni di pacchi.
Nel Piano Deliver 2022 nel 2018 l’azienda ha lanciato il nuovo modello di Joint Delivery, che ha ridisegnato il servizio introducendo consegne pomeridiane e nel fine settimana e si è concentrato sull’ammodernamento del flotta, rendendola più rispettosa dell’ambiente con l’introduzione di 345 scooter a tre ruote completamente elettrici, con una maggiore capacità di carico per facilitare la consegna dei pacchi nelle città e migliorare la sicurezza sul lavoro.
L’evoluzione della logistica dell’e-commerce ha portato alla creazione di PuntoPoste, la nuova rete accessibile che integra la rete di oltre 12.800 uffici postali, consentendo il ritiro e la restituzione degli acquisti online e l’invio di pacchi preaffrancati o prepagati. Nel 2018 erano già operativi 417 punti PuntoPoste e nel 2019 la rete sarà ampliata a 3.500 unità.
Poste Iataliane Pagamenti e cellulari:
1)Il settore della moneta elettronica e dei pagamenti elettronici
2)Le nostre operazioni di telefonia mobile Poste Mobile
3)Tutte le nuove iniziative legate al mondo digitale.
La nuova divisione ha anche il compito di fungere da centro di competenza interno per guidare la trasformazione digitale.
A seguito delle nuove opportunità create dalla Direttiva Europea sui Servizi di Pagamento (PSD2), in vigore da gennaio 2018, Poste Italiane ha deciso di riunire in un’unica unità servizi di pagamento, mobile e digitale. La nuova divisione rileva le attività di telefonia mobile di PosteMobile e continua ad essere un provider di servizi digitali per la Pubblica Amministrazione in qualità di Identity Provider attraverso il servizio di identità digitale PosteID, accreditato dal Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID ). La Società è anche partner di PagoPA, il sistema di pagamenti elettronici della Pubblica Amministrazione.
Poste Iataliane Assicurazione:
Poste Italiane offre una gamma completa di prodotti assicurativi, previdenziali e di investimento.
È leader del mercato assicurativo Vita in Italia attraverso Poste Vita, costituita nel 1999. Dal 2010 la compagnia fornisce anche assicurazioni contro i Danni attraverso Poste Assicura, ed è un player in crescita nel segmento Welfare, grazie agli investimenti nel mercato dell’assicurazione sanitaria.
Poste Italiane opera nel business assicurativo attraverso PosteVita e Poste Assicura, offrendo prodotti assicurativi vita e danni. Poste Vita offre inoltre prodotti di investimento e risparmio attraverso la piattaforma di distribuzione BancoPosta.
La prima metà del 2020 è stata un momento decisivo nella storia del Paese e dell’Azienda. I benefici della diversificazione aziendale e della resilienza operativa sono stati confermati nell’emergenza ambientale creata dalla pandemia di Covid-19.
Poste Italiane ha saputo garantire continuità operativa, assicurando un servizio ininterrotto ai propri stakeholder, anche in uno scenario critico e sfavorevole come quello della pandemia di Covid-19. In tale contesto è proseguita l’ampia collaborazione con le istituzioni nazionali, mettendo a disposizione il know-how operativo della Società a supporto delle attività logistiche della Protezione Civileione.
Sostenibilità:
Nel 2018 Poste Italiane ha definito una nuova strategia di sostenibilità adottando un piano strategico ESG (Environmental, Social and Governance) composto da obiettivi che riguardano integrità e trasparenza, sviluppo del personale, sostegno al territorio e al Paese, customer experience, decarbonizzazione degli immobili e logistica e finanza sostenibile.
Poste Italiane ha aderito ai Principi per gli Investimenti Responsabili (PRI) e ai Principi per l’Assicurazione Sostenibile (PSI) promossi dalle Nazioni Unite per la diffusione di una cultura sostenibile nelle polizze di investimento e assicurative.
L’azienda ha inoltre ottenuto la certificazione ISO 37001:2016 per l’anti-corruzione.
Poste Italiane nei piccoli Comuni:
Dal 2018 Poste Italiane ha avviato un programma, in collaborazione con i Sindaci d’Italia, a sostegno dei piccoli comuni italiani rafforzando la propria presenza su tutto il territorio nazionale, interventi di riqualificazione urbana e di messa in sicurezza delle aree adiacenti agli Uffici Postali. L’iniziativa fa parte del più ampio piano strategico ambientale, sociale e di governance che mira a sostenere lo sviluppo del Paese.
Poste Iataliane Rete commerciale – Rete degli uffici postali:
Nel corso del 2020 è stato sviluppato il nuovo modello commerciale. Ha visto il superamento dell’organizzazione per canale/prodotto a favore di un modello che rafforzi la presenza sul territorio e semplifichi il dialogo con le strutture territoriali. Con il nuovo assetto sono state ridefinite, da 6 a 12, le responsabilità geografiche delle funzioni commerciali delle Macroaree Territoriali.
Il nuovo modello organizzativo della rete degli Uffici Postali si basa su una logica “Hub & Spoke”¹, che garantisce, soprattutto per gli Uffici Postali più piccoli, efficienza e continuità operativa in caso di mancanza di risorse, grazie alla creazione di Uffici Postali le zone.
La funzione Rete Uffici gestisce il front end commerciale per il segmento retail ed è responsabile degli uffici della Macro Area, delle Filiali e degli Uffici Postali su tutto il territorio nazionale.
Sistema di gestione e sviluppo della rete in cui si realizzano le connessioni, utilizzando per analogia un’espressione riferita alla ruota della bicicletta, dal raggio al mozzo e viceversa. In questo caso specifico, il Responsabile dell’Ufficio Hub ha il compito di coordinare le risorse in termini di pianificazione delle presenze del personale e di gestione delle sostituzioni in caso di assenze improvvise, nonché di fornire supporto commerciale, soprattutto per i prodotti venduti allo sportello.
Poste Italiane, concorrenti:
I confronti con gli operatori postali europei elencati sono (Bpost, PostNL, Austrian Post, La Poste, CTT Correios, Deutsche Post-DHL, Royal Mail) sui dati operativi per azienda (servizi di corriere espresso e pacchi e servizi postali).
Visita: