Ethereum

Ethereum

📊 Investi in Ethereum su eToro

Gli investimenti in criptovalute sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore.
Potrebbero essere applicate imposte sui profitti.

Ethereum è una piattaforma decentralizzata del Web 3.0 per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di contratti intelligenti (smart contracts) creati in un linguaggio di programmazione Turing-completo.

Evoluzione del prezzo

Ethereum ha avuto un valore stabile di circa 10 dollari fino al 2017, anno in cui ha avuto un fortissimo aumento di valore, toccando un picco di circa 1.000 dollari a gennaio 2018, per poi scendere nuovamente, con picchi ad aprile 2018 (circa 700 dollari), giugno 2019 (circa 300 dollari), febbraio 2020 (circa 200 dollari) e dicembre 2020 (circa 600 dollari).

Caratteristiche

Per poter girare sulla rete peer-to-peer, i contratti di Ethereum “pagano” l’utilizzo della sua potenza computazionale tramite una unità di conto, detta Ether, che funge quindi sia da criptovaluta sia da carburante. In altre parole, contrariamente a molte altre criptovalute, Ethereum non è solo un network per lo scambio di valore monetario, ma una rete per far girare contratti basati su Ethereum. Questi contratti possono essere utilizzati in maniera sicura per eseguire un vasto numero di operazioni: sistemi elettorali, registrazione di nomi di dominio, mercati finanziari, piattaforme di crowdfunding, proprietà intellettuale, ecc.

La piattaforma fu inizialmente menzionata da Vitalik Buterin nel Bitcoin Magazine, di cui lui stesso è co-fondatore con Joseph Lubin, agli inizi del 2013. È stata successivamente concettualizzata nel White Paper dello stesso Buterin e formalizzata da Gavin Wood nel cosiddetto Yellow Paper, a inizio 2014. Il rilascio della prima versione “live” della piattaforma (cosiddetta versione Frontier) è avvenuto il 30 luglio 2015.

Ethereum fa parte di un gruppo di piattaforme blockchain detto di “nuova generazione” (o “2.0”).

Come per le altre criptovalute, la validità di ciascun Ether è garantita da una blockchain, che è un elenco di record in continua crescita, chiamati blocchi, i quali sono collegati tra loro e protetti mediante crittografia. Per definizione, la blockchain è in sé resistente alla modifica dei dati. È un libro mastro contabile, aperto e distribuito che registra le transazioni tra due parti in modo efficiente e permanentemente verificabile.

A differenza di Bitcoin, Ethereum opera utilizzando conti e saldi secondo le cosiddette transizioni di stato, che non si basano su output di transazione non spesi (unspent transaction outputs , UTXOs), ma sui saldi correnti (chiamati stati) di tutti i conti, oltre ad alcuni dati aggiuntivi. L’informazione relativa allo stato non è memorizzata nella blockchain, bensì è archiviata in un proprio albero di Merkle, vale a dire un albero binario nel quale ogni nodo è padre di due figli e il suo hash è dato ricorsivamente dalla concatenazione degli hash dei due blocchi a esso associati, secondo il seguente schema:

{\displaystyle hash_{0}=hash(hash_{0-0}+hash_{0-1})}{\displaystyle hash_{0}=hash(hash_{0-0}+hash_{0-1})}
Un portafoglio di criptovaluta memorizza le “chiavi” o “indirizzi” pubblici e privati che possono essere utilizzati per ricevere o spendere Ether.

Le chiavi private (deterministiche) possono essere generate mediante il protocollo Bitcoin chiamato BIT32, a partire da una sequenza di 12 oppure di 18 parole che è memorizzata nel portafoglio Bitcoin, dalla quale è ricavata la chiave privata master di livello 0 e, a scendere, quelle dei livelli successivi. Per ogni chiave privata viene generato l’indirizzo Bitcoin associato al suo livello.
Tuttavia, in Ethereum, questo procedimento non è richiesto, poiché non può funzionare in uno schema UTXO[non chiaro]: tramite la chiave privata è possibile scrivere nella blockchain, concludendo effettivamente una transazione Ether.

Per indirizzare l’Ether a un conto, è necessario essere in possesso dell’hash calcolato della relativa chiave pubblica, che è calcolato con l’algoritmo di crittografia Keccak-256. I conti Ether non sono nominativi, non identificano univocamente il beneficiario, quanto piuttosto uno o più indirizzi specifici.

Ether

Ether è un componente fondamentale per il funzionamento di Ethereum, perché fornisce un libro mastro per le transazioni. È utilizzato per pagare il gas, un’unità di calcolo per le transazioni e altre transizioni di stato. È indicato con l’icona di transazione ETH (ticker symbol) e con simbolo di valuta la lettera greca Ξ maiuscola, in modo tale da poter essere scambiato nei mercati elettronici denominati in crittovalute, ovvero pagare le commissioni di transazione e servizi aggiuntivi alla rete Ethereum.

Indirizzi

Gli indirizzi della rete Ethereum incominciano e sono identificati dal prefisso “0x”, comune per i numeri numeri in base 16, seguito dai 20 byte più a destra (ordine dei byte) dell’hash Keccak-256 della chiave pubblica ECDSA dove la curva utilizzata è la cosiddetta secp256k1, la stessa di Bitcoin. Dato che in base 16 due digit corrispondono a un byte, gli indirizzi Ethereum contengono 40 cifre esadecimali (il prefisso standard “0x”, che è la parte invariante, non è memorizzato, ma “reinserito” di volta in volta). Un esempio di indirizzo Ethereum è il seguente: 0xb794F5eA0ba39494cE839613fffBA74279579268.

Gli indirizzi di contratto sono nello stesso formato, ma sono determinati dal mittente e dal nonce, uno scalare di valore pari al numero di transazione inviato dal mittente (contract creation). In altre parole, i conti utente sono indistinguibili dai conti-contratto, ai quali viene associato un singolo indirizzo per ciascuno e nessun dato blockchain. Un utente, al contrario, può avere molteplici livelli di chiave privata, dai quali sono generati altrettanti indirizzi Ethereum.
Qualsiasi hash Keccak-256 valido inserito nel formato descritto è valido, anche se non corrisponde a un account con una chiave privata o a un contratto. Diversamente da Ethereum, Bitcoin utilizza base58check per assicurarsi che gli indirizzi siano digitati correttamente.

Sviluppo

Lo sviluppo di Ethereum è incominciato nel dicembre 2013, e le prime versioni del software in linguaggio Go e in linguaggio C++ sono state rilasciate agli inizi del febbraio 2014. Da allora sono state pubblicate diverse versioni successive, che hanno incluso lo sviluppo di tre linguaggi di programmazione appositamente creati per scrivere smart contracts: il Serpent (ispirato al linguaggio Python), il Mutan (ispirato al linguaggio Go) e LLL (ispirato al linguaggio di programmazione Lisp).

Per finanziare il lavoro di sviluppo, Ethereum ha lanciato un’offerta pubblica di pre-vendita di Ether. L’offerta pubblica è durata 42 giorni e ha totalizzato la raccolta di 31 591 Bitcoin, pari (al tasso di cambio del 2 settembre 2014) a circa 18,4 milioni di dollari statunitensi, o 60 102 216 ETH.

La Proof of Concept numero 5, è stata distribuita su GitHub il 22 luglio 2014, contemporaneamente al lancio della prevendita di Ether, e comprendeva numerosi cambiamenti rispetto alla Proof of Concept precedente. Per la prima volta i due client, uno scritto in C++ e un altro in Go, hanno incominciato a interagire alla perfezione e lavorare sulla stessa Blockchain. Ad agosto 2014, un client scritto in Python è stato aggiunto alla lista delle piattaforme disponibili.

Con la Proof of Concept numero 7 è stato lanciato Solidity, un linguaggio di programmazione ibrido, ispirato a JavaScript/C++, contenente numerosi arricchimenti sintattici in modo da poter essere compatibile e versatile per la compilazione degli smart contract su Ethereum. I tempi dei blocchi sono stati ridotti da 60 secondi ai 12 secondi, utilizzando un nuovo protocollo basato su GHOST.

Nel 2015, Ethereum ha incominciato a utilizzare la raccolta di fondi della pre-vendita per espandere le proprie operazioni, a partire dalla fondazione con base a Zugo, in Svizzera e con team di sviluppo a Londra, Berlino e Amsterdam. La versione beta con rete funzionante e in cui il mining dà ricompensa in vero Ether, detta Frontier, è stata distribuita il 30 luglio 2015. Inoltre, è stato lanciato un programma di ricerca di bug aperto alla comunità degli sviluppatori.

Ethereum è un progetto open source, e ogni sviluppatore può contribuire al codice sorgente.

L’unità di conto della valuta di Ethereum si chiama Ether ed è abbrieviata dal simbolo ETH. L’Ether è divisa in sottounità di conto chiamate finney, szabo, shannon, babbage, lovelace, e wei, rispettivamente in onore di Hal Finney, Nick Szabo, Claude Shannon, Charles Babbage, Ada Lovelace e Wei Dai, personalità più o meno note nel mondo della crittografia, programmazione e criptovalute.

📊 Investi in Ethereum su eToro